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spazio

Prossemica è il termine coniato da E.T.Hall per indicare lo studio del comportamento dell'uomo in relazione allo spazio in cui vive. Osservando l'uso che facciamo dello spazio, del nostro stare e muoverci in un luogo, in una situazione rispetto alle cose ed alle persone, possiamo comprendere molto del nostro modo d'essere e di comunicare.
Lo spazio parla e, a seconda della cultura e del contesto in cui ci troviamo a vivere, influenza la nostra esistenza. La distanza  (personale, sociale, di fuga, critica) la collocazione, distribuzione e organizzazione (di oggetti e persone) variano a tal punto che persone che vivono la stessa esperienza non necessariamente la sentono e registrano in modo uguale. "Abitiamo differenti mondi sensoriali". Che si tratti di spazi aperti o chiusi, pubblici o privati, è interessante capire come interagiamo con essi per poter meglio comprendere i comportamenti che attuiamo nelle svariate situazioni. Stare ad una certa distanza dal nostro interlocutore ha un determinato significato così come scegliere di collocarsi in una specifica postazione in ufficio, a tavola, in treno o al bar. A seconda di come interagiamo con lo spazio circostante, costruiamo ed intratteniamo relazioni di volta in volta differenti.
Prendere consapevolezza di come "l'uomo sia condizionato dall'esperienza dello spazio praticamente in ogni suo tratto culturale e in ogni sua azione"  aiuta a chiarire il nostro modo di relazionarci agli altri e ci permette di creare e gestire spazi che siano in armonia con noi stessi e le nostre esigenze.

2 Comments

Discussion

  1. come si fa a capire il modo più idoneo a noi per vivere al meglio lo spazio che ci circonda??

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    1. L'abitudine porta spesso a dare per scontato proprio lo spazio che maggiormente "abitiamo": casa, luogo di lavoro, strada che quotidianamente percorriamo, bar...Più che vivere, tendiamo a subire gli spazi che ci circondano poiché li vediamo come qualcosa di statico ed immutabile. Ma lo spazio "parla", comunicare ed interagire con esso implica saper osservare ogni giorno con occhi nuovi non solo lo spazio esterno ma anche quello interiore. Osservare cioé le modalità con cui percepiamo le nostre esperienze spaziali che sono al contempo visive, tattili, olfattive, uditive. Come ben spiegato nel libro di E.T. Hall "La dimensione nascosta", i fattori che determinano il modo in cui percepiamo lo spazio sono molteplici. E' dunque allenandoci a ri-conoscere questa molteplicità che possiamo aprire un dialogo con ciò che ci circonda.
      elena

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